Il mondo degli studi professionali è composto da diverse insegne e tanti validi professionisti, ognuno con le proprie specificità e il proprio focus su una determinata branca del diritto. La ricerca di professionisti può rivelarsi una vera sfida e non di rado gli studi legali e tributari si affidano nello specifico a head hunter per avvocati.
La difficoltà nella ricerca di professionisti di talento può generare diverse conseguenze. Tra queste troviamo l’impiego di tempo che viene sottratto ai propri clienti, la mancata crescita dello studio e la frustrazione dei partner stessi che si trovano costretti a profondere i propri sforzi per ricostruire la struttura del team.
Con questo articolo vogliamo proporre una soluzione efficace ai bisogni degli studi legali, in modo tale da non incorrere in questi risvolti negativi. Di seguito potrai trovare alcuni dettagli su come funziona la nostra attività di ricerca e selezione da parte dei nostri head hunter per avvocati.
Le peculiarità degli studi legali
La particolarità degli studi è costituita dal fatto che il mondo professionale è di per sé un mondo molto circoscritto e talvolta impermeabile, composto da professionisti iscritti ad un albo (avvocati, commercialisti, consulenti del lavoro, etc…) che intrattengono relazioni prevalentemente fra di loro.
Possiamo caratterizzare gli studi d’affari seguendo due direttrici: la strutturazione e l’origine.
La strutturazione
Per quanto riguarda la strutturazione, possiamo distinguere in estrema sintesi tra studi boutique e studi full-practice.
Gli studi boutique sono solitamente meno strutturati e dipartimentalizzati, concentrano la propria attività in un determinato settore o servizio – ad esempio la consulenza legale giuslavoristica o pubblica – e sono molto legati alla personalità dei fondatori (un caso tipico sono gli studi fondati da professori universitari).
Gli studi full practice, invece, sono quegli studi che coprono, attraverso i loro dipartimenti, tutte – o buona parte – delle aree di servizio disponibili sul mercato al fine di poter fornire pacchetti completi di consulenza ai propri clienti. L’ottica è quella del famoso one-stop-shop.
L’origine
Per quanto riguarda l’origine, in linea di massima possiamo distinguere gli studi professionali italiani dalle insegne internazionali (anglosassoni, tedesche, etc…).
Se dovessimo impostare invece una distinzione geografica fra le realtà professionali, potremmo dire a buon conto che principalmente gli studi più blasonati e strutturati hanno la propria sede nelle città più importanti del nostro territorio, Milano e Roma su tutte.
In aggiunta a queste, rimane costante l’interesse verso alcuni altri centri dislocati sul territorio nazionale, quali tipicamente Padova, Bologna, Firenze, Torino, Genova, Napoli e Bari.
Il cambio di panorama negli studi legali
In base alla nostra esperienza di head hunter per avvocati, possiamo affermare con certezza che il Covid-19 ha prodotto un’accelerazione del cambiamento sociale anche nel mondo degli studi legali e tributari. A causa di ciò, la ricerca dei professionisti si è fatta più complessa per tre principali motivi:
- Il work-life balance. L’attenzione verso questo argomento è aumentata a dismisura soprattutto dopo la pandemia: sempre più professionisti cercano una collaborazione che garantisca maggiore flessibilità (e.g. smart working policies).
- L’assenza o scarsità di benefit. I professionisti collaborano con partita IVA e – nonostante il sostanzioso vantaggio fiscale introdotto dall’innalzamento a € 85.000 della soglia di applicabilità del regime forfettario – tutt’ora risentono della ridotta presenza di benefit e delle minori certezze offerte da questo tipo di rapporto di lavoro rispetto al contratto di lavoro subordinato.
- La penuria di profili. Le nuove generazioni in particolare sono meno predisposte rispetto al passato a intraprendere percorsi di carriera professionali, i quali presuppongono un grande investimento in termini di sacrifici e rinunce nella vita privata, seppur a fronte di compensi elevati. La conseguenza di ciò è una maggiore difficoltà a reperire profili professionali qualificati.
Sempre più avvocati guardano alla professione “in-house”
Anche per queste ragioni sono sempre più gli avvocati e i commercialisti interessati a ruoli “in-house”, ossia posizioni da dipendente presso un’azienda.
Essendosi sensibilmente ridotto il bacino d’utenza, gli studi si sono trovati a dover assecondare le richieste dei professionisti, fenomeno che in passato si è verificato ciclicamente producendo cambi di scenario nel mercato, che tuttavia hanno sempre avuto lo stesso comune denominatore: l’interesse verso la professione.
Qual è il punto allora? Il nodo della questione risiede nel fatto che, nonostante le migliori condizioni contrattuali offerte, a oggi il numero di professionisti motivati a perseguire la professione rimane in forte calo. Per questa ragione individuare profili brillanti e determinati è diventato il vero valore aggiunto di uno studio legale e tributario.
Gli head hunter specializzati nel Legal & Tax possono aiutare gli studi legali e tributari ad essere più attrattivi e trattenere i talenti, grazie ad esempio alle Salary Survey che analizzano i trend più diffusi e richiesti nel mercato in termini di compensi e benefit, work-life balance, organizzazione e sinergie all’interno dei team e dei dipartimenti.
Ma i nostri head hunter possono fare molto più di questo…
Perché rivolgersi a un head hunter per avvocati e commercialisti?
Gli studi professionali operano in un settore altamente competitivo e dinamico, dove la qualità e la specializzazione dei propri professionisti determinano il successo o il fallimento di un’organizzazione.
In questo contesto, affidarsi a un head hunter specializzato diventa una strategia fondamentale per garantirsi un vantaggio competitivo attraendo i migliori talenti disponibili sul mercato.
Vasta rete di contatti dell’head hunter di avvocati
Innanzitutto, un head hunter specializzato dispone di una vasta rete di contatti all’interno del settore di riferimento.
Questo network personale permette di identificare e contattare direttamente i migliori professionisti che spesso non sono attivamente alla ricerca di nuove opportunità, ma tuttavia sono propensi a ricevere sollecitazioni da esperti del settore.
Questo significa che gli head hunter specializzati nel settore Legal & Tax sono in grado di proporre agli studi candidati altamente qualificati spesso non accessibili tramite i tradizionali canali di recruiting.
Risparmio di tempo
Il processo di recruiting può essere lungo e dispendioso. Gli studi legali possono risparmiare tempo prezioso delegando queste attività a un head hunter che si occuperà di tutte le fasi del processo, dalla ricerca iniziale del profilo alla negoziazione finale della proposta di collaborazione.
Conoscenza approfondita degli studi professionali
Gli head hunter nel Legal & Tax conoscono a fondo il settore legale e tributario e le specifiche esigenze degli studi.
Questa competenza permette loro di comprendere esattamente quale profilo professionale è necessario per una determinata posizione, di riconoscere le competenze tecniche – anche attraverso la presa di referenze – e di valutare con precisione le soft skills dei candidati.
Confidenzialità della selezione
Spesso gli studi legali hanno bisogno di reclutare personale in modo discreto per ragioni strategiche e politiche legate all’autoreferenzialità del mercato in cui operano. Gli head hunter possono gestire il processo di selezione in maniera totalmente confidenziale proteggendo la reputazione, la privacy e gli interessi dello studio.
Sotto questo profilo è semplicemente impensabile per uno studio legale e tributario serio poter fare a meno di un head hunter specializzato, soprattutto per le selezioni di profili di maggior ‘peso specifico’.
Come lavora un head hunter per avvocati
L’attività di head hunting nel mondo Legal & Tax è legata, come indicato sopra, alla conoscenza del settore di riferimento.
Trattandosi di un ‘mondo a sé stante’, caratterizzato da strette relazioni interpersonali, in cui ci si scambia informazioni privilegiate e si coltiva la stima reciproca, lo strumento principale per entrare in contatto con i migliori professionisti non può che essere il proprio network personale.
Quest’ultimo infatti funge anche da garanzia della propria reputazione, discrezionalità e riservatezza: è quindi molto importante per gli operatori del settore coltivare i propri contatti, sia attraverso LinkedIn sia attraverso incontri vis à vis.
L’head hunting nel mondo legale si traduce nel rapportarsi, dunque, con dei professionisti che fanno del loro tempo la risorsa più preziosa e ciò vale ovviamente sia per i clienti che per i potenziali candidati.
Da qui emerge la necessità di mettere in campo spiccate capacità di intermediazione: anche soltanto per organizzare un primo incontro con l’head hunter o con il cliente, infatti, bisogna sempre trovare il giusto matching tra le esigenze delle due parti, spesso scegliendo per l’incontro orari a margine della giornata lavorativa.
L’head hunter come agente di avvocati
È importante considerare come l’head hunter assuma per il candidato la funzione di consigliere strategico, oltre che di ‘semplice’ segnalatore di opportunità professionali in quanto si crea un rapporto di stima reciproca.
Il professionista si rivolge al proprio head hunter come se fosse il proprio agente. Infatti si affida a costui per consigli sulla carriera, su quello che il mercato può offrirgli o su quanto possa essere sensato per lui valutare un cambiamento verso questo o quello studio in quel determinato momento.
Non solo: per promuovere il proprio profilo professionale e per aiutarlo a rappresentare i propri interessi in fase di negoziazione dell’offerta di collaborazione con gli studi.
Al crescere della seniority del professionista – per esempio nella selezione di figure di partner – la consulenza assume una funzione sempre più strategica, in quanto i cambi di poltrone a quel livello hanno un grosso impatto (economico e strutturale) sia sulla realtà di provenienza sia su quella in ingresso.
Tali selezioni, infatti, agiscono direttamente sulla carriera del singolo partner ma hanno anche un effetto sullo studio, sia in termini di presidio di una determinata practice e della fetta di mercato ad essa collegata, sia ovviamente in termini di fatturato in generale.
Questo può avere degli impatti sull’intero panorama professionale, che vedrà quindi i medesimi competitor ‘indossare una nuova casacca’ e dismetterne un’altra, dando vita a nuove sinergie all’interno di una situazione costantemente fluida e dinamica.
Gli head hunter di avvocati di Professional Recruitment
Risulta evidente come la conoscenza approfondita del settore Legal & Tax sia un asset fondamentale e una fonte di vantaggio competitivo per gli head hunter che vogliono operare efficacemente in questo contesto.
Professional Recruitment dispone di un team dedicato esclusivamente alla selezione delle figure Legal & Tax per gli studi legali, tributari e di consulenza del lavoro.
La nostra selezione offre diversi vantaggi, tra cui:
- team di psicologi: i nostri head hunter sono tutti psicologi del lavoro in grado di identificare i profili più in linea con la cultura, la mission e la vision dello studio cliente, nonché di valutare accuratamente la motivazione del candidato;
- network di avvocati: il nostro team ha una rete consolidata di conoscenze – un grande numero di studi, dai più strutturati a quelli boutique – che permette loro sia di rimanere aggiornati sulle richieste del mercato sia di avere accesso a un grande bacino di avvocati;
- elevata specializzazione: gli head hunter del nostro dipartimento Legal & Tax si dedicano esclusivamente a questo tipo di selezioni, avendo maturato un’elevata expertise nel settore.
Per scoprire i dettagli della nostra selezione vi invitiamo a scriverci visitando la nostra pagina contatti.
Bibliografia
Molfetta F. (2017). 2006-2016. Avvocati d’affari. Segreti, storie, protagonisti. LC Publishing Group