In questa intervista abbiamo chiesto all’Avv. Giammarco Grammatica di DentalPro, il più grande gruppo odontoiatrico in Italia, i motivi per cui la figura del General Legal Counsel rappresenta un grande valore aggiunto per un’azienda.
L’Avv. Grammatica ha maturato un’esperienza trentennale: ha iniziato il suo percorso come avvocato in studi legali internazionali e successivamente ha ricoperto ruoli in-house. Prima di arrivare in DentalPro ha lavorato per altre grandi aziende appartenenti a diversi settori, come IRIDEOS S.p.A. e Azimut Group.
Quali sono le competenze chiave di un bravo General Counsel?
«I compiti principali che chi ha la responsabilità di un ufficio legale deve assicurarsi di portare a compimento si collocano all’interno di due macro aree: monitorare costantemente il risk assessment e supportare la strategia business curandone gli aspetti legali».
Per essere più chiari, il risk assessment è la capacità di cogliere prontamente le criticità provenienti da ogni versante legale e saperle successivamente gestire con la dovuta efficacia e tempestività.
La business sensitivity, invece, consiste nel conoscere quanto meglio possibile gli aspetti business, economici e finanziari specifici della propria azienda. In questo modo i General Counsel possono interloquire efficacemente ed con i vertici aziendali su progetti di sviluppo per linee interne (e.g. nuove aperture, servizi) ed esterne (e.g. acquisizioni, fusioni) affinché il legal sia a servizio degli obiettivi del business in maniera smart ed efficiente.
Qual è il contributo strategico che un General Counsel può dare all’interno dell’azienda?
Sono diversi i contributi che i General Counsel possono dare alla realtà di cui fanno parte, come evidenziato dall’Avv. Grammatica.
«Oltre a quanto già indicato, possiamo ottimizzare i processi legali e contestualmente individuare le aree di saving, ossia gli ambiti in cui è possibile efficientare i costi legali. Si tratta soprattutto di comprendere quali spese rivolte a consulenti esterni possano essere eliminate o ridotte mediante internalizzazione dell’attività, oppure diminuite con una rinegoziazione delle fee o attraverso l’affiancamento o la sostituzione con altri consulenti esterni (magari facenti parte del network del Counsel), di analoga qualità ma più competitivi a livello economico».
L’Avv. Grammatica sottolinea inoltre quanto sia importante avere figure con elevata expertise per ammortizzare i costi: «Maggiore è l’esperienza e la competenza del General Counsel, minore è la necessità di ricorrere all’assistenza di studi legali blasonati e quindi costosi solo per mere ragioni di brand protection. La situazione ideale è quella in cui si è nelle condizioni di poter ingaggiare avvocati validi a prescindere dalla loro rinomanza sul mercato, effettuando una vera e propria scelta ad hoc».
E aggiunge infine: «La capacità del General Counsel di comprendere a sufficienza il linguaggio specialistico delle altre divisioni incrementa in maniera esponenziale le sinergie, e conseguentemente riduce le inefficienze e i costi derivanti da un presidio inefficace dei rischi legali».
Quali sono le competenze tecniche più importanti per un General Legal Counsel?
Come noto, il ruolo dell’avvocato in studio professionale e in azienda è differente. L’Avv. Grammatica ci spiega in che cosa consiste principalmente questa diversità: «A differenza del libero professionista – che è tenuto ad avere competenze verticali su almeno una branca del diritto – il General Counsel deve per necessità possedere competenze generali a più ampio raggio. Queste competenze gli consentono, ai fini della migliore compliance integrata, di individuare i collegamenti tra questioni e materie, pena il rischio di trascurare aspetti rilevanti delle questioni per effetto della scarsa integrazione delle proprie conoscenze».
In aggiunta, poi, «più la conoscenza del General Counsel – oltre ad essere ampia – risulta approfondita, più aumentano in modo direttamente proporzionale le sue competenze e quindi il valore aggiunto che può dare all’azienda in termini di tutela e di riduzione dei costi per legali esterni».
Quali sono le soft skills più importanti?
Secondo l’Avv. Grammatica, le soft skills sono indispensabili in un lavoro come questo. In particolare, le competenze trasversali fondamentali sono «leadership, capacità di negoziazione, stile comunicativo efficace e visione strategica».
Non solo queste, però. L’Avv. Grammatica, infatti, ci dà qualche insight prezioso anche in relazione alla sua esperienza negli studi legali: «Mi sento di mettere in evidenza la capacità di problem solving e di assumere su di sé le responsabilità decisionali, qualità che ho avuto modo di sviluppare soprattutto durante la mia esperienza in studio legale. Sebbene siano caratteristiche personali strettamente correlate a contenuti tecnici, a mio modo di vedere vanno interpretate come caratteristiche attitudinali. Prescindono dalle questioni importanti, in quanto qualità di questo tipo sono un asset per il General Counsel perché in grado di orientare con fermezza le decisioni legali che l’azienda e, in particolare, l’Amministratore Delegato devono adottare, collaborando attivamente nell’elaborazione delle strategie».
Qual è il background ideale per un General Legal Counsel?
Così come succede per la maggior parte delle attuali professioni, non esiste un solo modo di raggiungere questa posizione. Ce lo conferma lo stesso Grammatica: «Non penso esista un background ideale, come in tutte le categorie professionali ci sono diversi livelli di qualità sulla base delle conoscenze, delle competenze, del commitment e della passione dei professionisti che ricoprono questo ruolo».
Parlandoci poi della sua esperienza personale è facile intuire che, insieme agli studi, ci sia molto altro da tenere in considerazione: «Per quanto mi riguarda, ho una grande passione per quello che faccio ed è questo, prima ancora che il senso di responsabilità, a indurmi a studiare, approfondire e aggiornarmi costantemente. Inoltre, l’aver lavorato per tanti anni presso studi legali internazionali di primario standing – oltre ad avermi permesso di acquisire una competenza tecnica di grado elevato e di lavorare correntemente in inglese – mi ha insegnato a essere proattivo e rapido nell’execution e nei processi di decision making».
Le sfide quotidiane di un General Counsel
L’Head of Legal affronta quotidianamente numerose sfide che richiedono un equilibrio costante tra la protezione legale dell’azienda e il supporto al suo sviluppo strategico. Le aree chiave in cui si concentrano queste sfide includono la gestione del rischio, la compliance normativa e la consulenza strategica al top management.
Gestione del rischio: come mitigare i rischi legali per l’azienda?
Prevedere e affrontare i rischi legali – soprattutto per big corporate multinazionali – non è cosa facile, e infatti l’Avv. Giammarco Grammatica sottolinea quanto sia importante l’expertise dell’Head of Legal in questo caso: «La competenza accumulata e l’esperienza pregressa aiutano a identificare con immediatezza le aree e i profili di rischio e a intervenire tempestivamente nella gestione degli stessi, individuando le persone più idonee da coinvolgere (interne e/o esterne all’azienda)».
La competenza e l’esperienza del General Counsel devono essere poi chiaramente accompagnate da un’eccellente capacità di analisi: «la mitigazione del rischio legale deriva anche dalla capacità di analisi – in fatto e in diritto – della questione e dalla capacità di elaborazione di una strategia che permetta di superare tutti gli eventuali ostacoli presenti, sia quelli ‘oggettivi’ sia quelli legati a temi di incompatibilità con la politica aziendale».
Compliance normativa: come assicurare il rispetto delle leggi e dei regolamenti?
La compliance normativa è un’altra sfida quotidiana cruciale per il General Legal Counsel. Deve infatti garantire che l’azienda sia conforme alle normative vigenti, normative che variano sia in base al settore sia al Paese.
Grammatica ci spiega che per il suo ruolo avere una conoscenza il più ampia possibile è cruciale per il business: «è fondamentale una preparazione ad ampio spettro su tutte le normative e i regolamenti inerenti le materie rilevanti, al fine di conseguire una forma di compliance integrata. Il presupposto è che la conoscenza di soltanto una o poche materie, anche se adeguata e puntuale, non veicola una visione di insieme completa ed esaustiva, rivelandosi insufficiente al fine di una tutela aziendale globale».
Consulenza strategica: come supportare il top management nelle decisioni strategiche?
L’Head of Legal, essendo una figura di alto livello, è spesso coinvolto nelle riunioni strategiche con il CEO, il CFO e altri dirigenti. In queste riunioni il suo compito è garantire che le decisioni aziendali siano legalmente solide e che i potenziali rischi siano valutati e mitigati prima che diventino problemi concreti.
In particolare, per supportare i vertici aziendali nel processo di decision making, deve «fare leva sulle proprie capacità analitiche e fornire un advice – scritto e orale – chiaro e sintetico che vada ‘dritto al punto’, cioè che sia di facile e immediata comprensione».
Inoltre, di estrema importanza è il suo contributo alle scelte del CEO: come gia’ indicato in precedenza, «quando richiesto, [il General Counsel] deve possedere una visione strategica che gli consenta di offrire soluzioni pratiche all’Amministratore Delegato, mettendolo nelle condizioni di potersi formare un’opinione il più possibile completa su come procedere in relazione alle tematiche legali implicate in un determinato progetto».
Riflessioni e consigli finali di Giammarco Grammatica
Come abbiamo visto finora, un leader legale strategico può influire non solo sulla riduzione dei rischi e sulla compliance normativa, ma anche sulla promozione di innovazione, crescita internazionale e ottimizzazione operativa.
Il suo contributo va oltre la gestione delle questioni legali, posizionandosi come un partner strategico nel processo decisionale e nell’espansione dell’impresa.
Data l’importanza del General Counsel, l’Avv. Grammatica conclude la sua intervista con noi fornendoci preziosi insight e consigli sia sul mercato legale sia sul suo ruolo.
Come creare un ambiente di lavoro attraente per i professionisti legali?
Affinché il lavoro sia ottimizzato al massimo, «è fondamentale che il General Counsel sia coinvolto il più possibile da tutte le divisioni e dai vertici della società, anche in progetti e questioni apparentemente irrilevanti dal punto di vista legale. Questo consente al CG di comprendere meglio il business e le dinamiche aziendali nel loro complesso e quindi di cogliere più facilmente le criticità presenti e le aree da presidiare».
Cosa succede in assenza di queste condizioni? Se l’Head of Legal non viene coinvolto da tutte le parti, «l’efficacia del contributo che può offrire si riduce sensibilmente. A questo scopo anche il General Counsel deve a sua volta proporsi con assertività in modo da sensibilizzare l’ambiente verso l’apporto consulenziale che potrebbe offrire».
Qual è il futuro del General Counsel?
Il mercato del lavoro è sempre più veloce e innovativo, e lo stesso Grammatica vede che un’evoluzione del suo ruolo è ormai necessaria: «Considerata l’evoluzione delle organizzazioni aziendali e del mercato del lavoro, la tendenza sarà sempre più nella trasformazione del General Counsel da una figura di mero coordinamento (il cosiddetto “passacarte”, in termini spregiativi) a una figura professionale con un peso specifico rilevante, capace di interloquire alla pari con gli avvocati esterni, di internalizzare il più possibile l’attività legale dell’azienda e di incidere nelle scelte strategiche aziendali grazie alla propria competenza e abilità strategico-risolutiva».
Grammatica ci spiega anche che, purtroppo, non tutte le aziende investono in una figura legale senior altamente specializzata: «ancora oggi troppo spesso è percepito come una commodity e non come un asset strategico per l’azienda, al pari delle altre prime linee. Naturalmente, il valore di questo investimento è tanto più elevato quanto più si innalza il livello di competenza ed esperienza del General Counsel».
Secondo Grammatica, sono molte le aziende che non hanno ancora questa visione strategica, e questo ha chiaramente conseguenze sull’azienda stessa: «Il tema è che molte aziende per ragioni di cost saving hanno ancora la tendenza a investire su Head of Legal validi ma con esperienza limitata o settoriale e non integrata, con le dovute ripercussioni in termini di rischi legali occorsi o comunque di necessità di richiedere il supporto di consulenti legali esterni, con conseguenti incrementi di costi».
Consigli per gli aspiranti Head of Legal: come distinguersi e raggiungere il successo?
Per poter fare il proprio lavoro al meglio, raggiungere importanti traguardi e lavorare in realtà prestigiose, in sintesi l’Avv. Grammatica consiglia di mettere sempre in pratica due qualità: «Passione e tenacia».
La motivazione e il coinvolgimento fanno sempre la differenza in un’organizzazione. Affrontare sempre tutte le sfide con la voglia di imparare e mettersi in gioco è ciò che contraddistingue un professionista amante del proprio lavoro da un professionista semplicemente ambizioso.
Noi di Professional Recruitment ringraziamo l’Avv. Giammarco Grammatica per il suo prezioso contributo. Per il nostro CEO Luca Bramati – esperto del settore Tax, Legal & Compliance – è stato un piacere confrontarsi con lui.
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