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Serena Zirpoli, CEO ed head hunter, che parla ai microfoni di StoryTime. Accanto a lei la radio speaker

Intervista a Serena Zirpoli, CEO e head hunter pharma di Professional Recruitment

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Serena Zirpoli – CEO, co-founder e head hunter pharma della nostra società – è stata da poco intervistata dall’emittente radio StoryTime. Durante l’incontro Serena ha avuto l’occasione di presentare la nostra realtà, sottolineando gli aspetti identitari e unici, e di approfondire il nostro dipartimento Pharma & Healthcare.

La ricerca e selezione del personale in questo vasto settore richiede infatti tutta una serie di competenze difficili da trovare. La verticalità della nostra specializzazione – unitamente al nostro approccio psicologico e consulenziale – sono i punti di forza di Professional Recruitment.

E chi meglio della nostra fondatrice per raccontarlo? Di seguito potrete leggere – o guardare – l’intervista integrale della nostra CEO. 

CEO, co-founder, head hunter: chi è Serena Zirpoli?

«Sono un’imprenditrice; ho fondato la mia azienda, Professional Recruitment, che si occupa di ricerca e selezione del personale. Io e il mio socio Luca Bramati l’abbiamo voluta fondare proprio per il nostro background in psicologia del lavoro. Volevamo concretamente supportare le aziende nell’identificazione dei loro talenti tutti i giorni».

Serena è infatti una giovane imprenditrice della Basilicata che a soli 27 anni ha fondato due società: Professional Recruitment e Blooming Areté, focalizzata su formazione, coaching e benessere aziendale. È head hunter pharma, psicologa del lavoro e coach professionista, e partecipa regolarmente a eventi di settore e di empowerment femminile, come Women on Board

Quali sono le caratteristiche del settore farmaceutico?

Prima di entrare nel dettaglio, Serena ci tiene a precisare che Professional Recruitment è molto più di un’agenzia interinale: «La nostra azienda è una società di headhunting, quindi va a ricercare attivamente quelli che sono i profili richiesti. Non pubblichiamo semplicemente un annuncio di lavoro, ma andiamo a fare una ricerca specifica sulla base di quelle che sono le esigenze del cliente». 

Dal 2017, anno della nostra fondazione, sono poi cambiate molte cose: «Nel corso del tempo ci siamo sempre più specializzati nell’ambito farmaceutico e healthcare. È un ambito molto grande perché all’interno ha tante realtà che spaziano dal farmaceutico vero e proprio alla cura della persona, alla nutraceutica fino ai dispositivi medici». 

Serena prosegue e specifica: «Pur essendo un settore molto specifico, all’interno ci sono realtà molto diverse, quindi i profili che andiamo a ricercare possono svolgere mansioni completamente differenti tra loro. Chiaramente, essendo un mercato molto specifico, è necessario che tutti gli head hunter pharma abbiano una competenza approfondita».

Quali sono oggi le competenze più richieste dalle aziende farmaceutiche?

Come ci dimostrano quotidianamente dati e report di settore, le competenze tecniche scarseggiano sempre di più, portando ad un’alta competitività per i talenti. Alcune delle hard skills più richieste dal settore sono le seguenti: realtà aumentata, predictive analytics, farmacogenomica, marketing automation, gestione cross-funzionale, adattamento a nuove direttive EMA e digital health.

Tra le soft skills, invece, troviamo: critical thinking e intuitive thinking, leadership e visione strategica, empatia e orientamento al cliente, comunicazione e collaborazione, creatività e problem solving creativo, intelligenza emotiva, flessibilità e adattamento.

La stessa Serena conferma la scarsità soprattutto di competenze tecniche: «Oggigiorno il mercato farmaceutico – e in generale il mercato della selezione – è un mercato molto dinamico, dove la competizione per il talento è veramente molto elevata». 

Per questo, la vera sfida per le aziende farmaceutiche è oggi «quella di scegliere i profili che siano più allineati alla mission e ai valori, quindi i profili che si ritrovino nella cultura aziendale e che possano rimanere a lungo nell’organizzazione. Questa è un po’ la sfida, soprattutto perché c’è tanta richiesta e quindi i candidati sono costantemente bombardati da nuove offerte di lavoro. È necessario che ci sia veramente una grandissima intesa tra le parti affinché il candidato poi effettivamente rimanga». 

Com’è l’approccio alla selezione in un settore così regolamentato e tecnico?

La selezione si rivela essere ogni giorno sfidante proprio per le caratteristiche del settore, come afferma Serena: «È una sfida perché il settore farmaceutico è molto regolamentato, quindi è necessario trovare candidati che possiedono un background di studi molto specifico. Per questo la prima cosa che dobbiamo fare, come head hunter pharma, è verificare che abbiano una determinata preparazione tecnica e magari anche delle certificazioni». 

Questo però non sempre basta: «Non sono le uniche cose da tenere in considerazione: è necessario anche capire quella che è la nicchia di mercato dove operano. Perché lavorare nel mercato farmaceutico, per esempio, è diverso rispetto a lavorare all’interno dei dispositivi medici, oppure all’interno del settore veterinario». 

Andare a fondo nella storia del candidato risulta fondamentale, ed è qui che la competenza verticale entra in gioco: «Una volta che andiamo a verificare quello che è il background di studi, dobbiamo poi capire in che settore il candidato si è formato, perché chiaramente ci saranno dinamiche e interlocutori differenti. Il nostro compito è quello di fare una ricerca molto mirata, di identificare profili che operano all’interno della stessa nicchia di mercato del nostro cliente». 

Quali sono, come head hunter pharma, le sfide principali che incontri nel connettere talenti e aziende?

Come accennava all’inizio la nostra CEO, «al momento c’è veramente una guerra dei talenti importante, quindi si fa fatica ad identificare dei buoni candidati. E coloro che sono validi sono molto ricercati dalle aziende. Perché si fa fatica? Si fa fatica perché è necessario trovare una costellazione di fattori che accontentino sia l’azienda che il candidato». 

Inoltre, data la nostra anima consulenziale, «spesso affianchiamo le direzioni HR nel proporre un pacchetto retributivo che possa essere soddisfacente per il candidato. Però, mentre prima si parlava di pacchetto retributivo in riferimento semplicemente alla retribuzione e ai bonus, ad oggi il pacchetto retributivo è molto più ampio. All’interno ricadono le forme di welfare, la flessibilità, la formazione e la possibilità di strutturare un percorso di carriera in azienda». 

Questi sono tutti elementi che i candidati tengono in considerazione quando valutano in quale azienda spostarsi. Per questo «fare una proposta che possa essere coerente fa tutta la differenza tra un’azienda vincente e un’azienda che invece non riesce ad attrarre i talenti». 

Come evolverà il mercato del lavoro nel settore farmaceutico nei prossimi anni?

«Questo è sicuramente un momento in cui c’è una richiesta di competenze importante e quindi le aziende farmaceutiche sono molto concentrate sui loro dipendenti. In particolare – continua Serena – stanno sempre più aumentando l’upskilling e il reskilling». 

L’evoluzione del mercato del lavoro in questo settore è strettamente collegata alla sua più grande sfida: «avere dei profili che possano contenere al loro interno sia competenze prettamente tecniche – quindi background scientifico, analisi dei dati, big data – sia competenze di natura trasversale, come analisi critica dei dati, competenze digitali, familiarità con i sistemi di intelligenza artificiale e approccio al paziente e al cliente che va sempre più verso la medicina personalizzata». 

Per questo la ricerca e la selezione di talenti viene sempre più affidata a professionisti e consulenti esterni con una specializzazione verticale. Solo conoscendo l’oggi, infatti, è possibile essere preparati al futuro.

Così si conclude l’intervista di Serena per StoryTime. L’analisi della nostra CEO sul mercato Pharma & Healthcare deriva dalla sua decennale esperienza come head hunter pharma. I suoi insight sono spunti preziosi per chiunque voglia comprendere meglio le dinamiche della selezione in questo vasto e complesso settore. E noi di Professional Recruitment speriamo che vi siano stati utili.

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Primo piano di Serena Zirpoli, CEO ed head hunter pharma di Professional Recruitment

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Serena Zirpoli: s.zirpoli@professionalrecruitment.it                         

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