Videocolloquio: 3 passi per uscirne vincenti

Video Colloquio: 3 passi per uscirne vincenti

Negli ultimi anni, la pandemia di Coronavirus ha mutato radicalmente le abitudini e le pratiche quotidiane degli individui, intaccando vari ambiti riguardanti sia la sfera personale che quella sociale. Inevitabilmente, anche il mondo del lavoro è cambiato.

La vera eredità in questo senso riguarda le modalità attraverso le quali le aziende gestiscono la ricerca e la selezione del personale. Per esempio i videocolloqui pur essendo già stati utilizzati in passato, soltanto negli ultimi anni sono diventati una prassi consolidata. 

Nonostante queste premesse, però, ancora oggi alla domanda “Sarebbe disponibile per un videocolloquio?” può seguire uno stato di agitazione e di confusione da parte dei candidati, che spesso si trovano a vivere l’incontro online in maniera non rilassata. 

Questo articolo ha lo scopo di sciogliere un po’ di dubbi, affinché ogni persona riesca a lasciarsi andare e a dimostrare il proprio potenziale anche attraverso uno schermo.

Tre passi per un videocolloquio di successo

Ecco, dunque, tre passi per prepararsi al colloquio e per uscirne vincenti:

Preparazione e organizzazione

Il modo migliore per gestire l’ansia e lo stress è quello di arrivare all’appuntamento preparati.

Questo si traduce non soltanto in uno studio dell’azienda e dei suoi valori, ma anche nella necessità di prendere dimestichezza con lo strumento che si utilizzerà.

Bisogna assicurarsi che tutto sia ben settato e che funzioni a dovere, tra cui la connessione ad internet, il microfono e la webcam. Inoltre, è molto utile fare delle prove tecniche, magari con amici o parenti. Arrivare preparati e consapevoli, è un valido aiuto per allentare la tensione. 

Approccio mentale

Un errore comune è quello di considerare il videocolloquio come poco importante e richiedente meno concentrazione rispetto a quello svolto in presenza.

Questo è sicuramente dettato dall’ambiente familiare nel quale ci si trova, ma non bisogna dimenticarsi il motivo per cui lo si sta facendo.

La differenza tra una chiacchierata tra amici e un colloquio professionale è abbastanza netta e quasi tutte le regole che valgono per quello “classico” valgono anche per quello svolto online.

Nella pratica, questo richiede un ambiente silenzioso e ben illuminato, uno sfondo neutro o professionale e un abbigliamento adeguato alla posizione per cui ci si sta candidando. 

Spazio alla spontaneità

Se è vero che alcuni consigli possono essere utili per affrontare al meglio questo step, quando diventano troppi c’è il rischio di arrivare con un bagaglio pieno di tensione e di risposte preimpostate.

Nei colloqui online, così come in quelli svolti in presenza, una delle cose più importanti è essere spontanei, valorizzando se stessi e le proprie potenzialità. In alcuni casi, il fatto stesso di condividere uno spazio fisico con il recruiter permette di accorciare le distanze e di lasciarsi andare.

La costruzione di una relazione, però, non è una prerogativa soltanto dei contatti faccia a faccia. Seppur attraverso uno schermo, quella che si sta avendo è una conversazione tra due o più persone, che implica capacità di ascolto ed empatia.

Superare le barriere dell’online, vuol dire anche riconoscere i principi di una comunicazione interpersonale e allenarsi affinché l’obiettivo non sia soltanto quello di ottenere il lavoro desiderato, ma anche la riscoperta del piacere di conoscersi a vicenda.

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