Tutti siamo interessati a “fare carriera”, ma progettare un percorso ottimale è tutt’altro che semplice, in quanto è necessario definire i propri obiettivi ed il percorso per poterli raggiungere. Infatti, è fondamentale capire dove ci troviamo ora, dove vogliamo arrivare e quali azioni dobbiamo compiere per raggiungere la nostra realizzazione professionale.
Percorsi di carriera e realizzazione professionale
Comunemente con il termine carriera si intende una successione di promozioni e incarichi all’interno di una data professione, tuttavia in senso più ampio si riferisce, usando le parole di Goffman “a una sorta di filo conduttore – di carattere sociale – seguito nel ciclo dell’intera vita di una persona. […] una carriera, intesa in tal senso, non può essere ritenuta né brillante, né deludente, né un successo, né un fallimento”.
I percorsi di carriera non prevedono solo un passaggio verticale, ossia un aumento o una diminuzione della posizione gerarchica, ma anche radiale, che prevede un incremento o un decremento della centralità della posizione organizzativa verso posizioni più o meno strategiche dell’organizzazione, e circonflesso, cioè un cambiamento da una funzione o reparto a un altro, attraverso passaggi di tipo orizzontale.
Quando stiamo per iniziare una pianificazione di carriera, prendiamoci una pausa dal lavoro e analizziamo con calma tutti i possibili ostacoli e benefici che potremmo incontrare in una nuova professione o una volta ottenuta la promozione che inseguiamo da tempo. Cerchiamo di non metterci troppa pressione ma di rispettare i nostri tempi e di rimanere flessibili ai diversi cambiamenti che vivremo: i fattori esterni (come ad esempio le relazioni familiari) influenzano la nostra scelta tanto quanto quelli interni e non sono mai da sottovalutare.
Le domande per raggiungere la realizzazione professionale
Interroghiamoci su noi stessi per capire quali sono i fattori che ci motivano e quale sia il lavoro che stiamo cercando.
Alcune domande utili da porsi potrebbero essere:
- Che cosa mi piace fare?
- Cosa mi motiva al lavoro?
- Quali sono le mie competenze professionali, sia hard che soft?
- Quali sono le mie priorità?
- In che cosa sono bravo e in cosa dovrei migliorare?
- Quali sono le competenze finora raggiunte che intendo sfruttare?
- Quali sono gli aspetti che non possono mancare nel mio lavoro “ideale”?
Le nostre ancore di carriera
Nella progettazione della carriera quindi è importante tener conto degli aspetti centrali del sé, le cosiddette ancore (Schein, 1996), irrinunciabili nei casi di transizione di ruolo. Possiamo riflettere su alcune di queste ancore e su quali per noi in quel determinato periodo di vita sono più importanti:
- Competenza tecnica: le decisioni professionali sono prese privilegiando il criterio del contenuto tecnico e delle competenze specifiche del lavoro.
- Competenza manageriale: avanzamento, responsabilità, leadership e guadagno sono i criteri che regolano la carriera.
- Sicurezza: prevedibilità e affidabilità dell’ambiente di lavoro si riflettono nella ricerca di stabilità organizzativa, scarsa propensione alla mobilità geografica e garanzie occupazionali.
- Autonomia e indipendenza: preferenza per ruoli non troppo vincolanti in termini di prescrizioni, orari, vincoli sociali, interdipendenza con altri.
- Creatività e intraprendenza: il criterio è costituito dalla possibilità di dare vita a qualcosa di proprio (un prodotto, un servizio, un’impresa).
- Sfida: ricerca di compiti impegnativi che mettono alla prova se stessi e le proprie competenze.
- Dedizione: possibilità di offrire benefici sociali attraverso il proprio lavoro, che diventa uno strumento per realizzare scopi di ordine etico-valoriale.
- Integrazione dello stile di vita: l’equilibrio tra lavoro, famiglia, tempo libero e altre attività è il parametro della scelta.
A seguito di questa riflessione avremo una visione più chiara del percorso che desideriamo intraprendere: è molto importante porsi degli obiettivi concreti ed individuare i modi più efficaci di raggiungerli. Inoltre, per compiere un’operazione di pianificazione della carriera efficace bisogna identificare gli spazi temporali: se stiamo pianificando a breve termine ragioniamo su un arco temporale di mesi, se stiamo facendo un’analisi a lungo termine invece stiamo considerando un arco temporale di anni.
Per progettare la carriera e raggiungere la realizzazione professionale, dunque, è indispensabile capire cosa è importante per noi stessi quali sono le nostre ancore e ridefinire il nostro percorso per raggiungere le nostre aspirazioni, tenendo conto delle nostre attitudini e caratteristiche di personalità.
Bibliografia
Fraccaroli, F. (2010). Progettare la carriera. Raffaello Cortina Editore.
Schein, E. H. (1978). Career dynamics: Matching individual and organizational needs (Vol. 6834). Addison Wesley Publishing Company.
Schein, E. H. (1996). Career anchors revisited: Implications for career development in the 21st century. Academy of management perspectives, 10(4), 80-88.
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