In un mercato focalizzato sui potenziali candidati è sempre più importante definire un’adeguata candidate journey per differenziarsi e migliorare la reputazione organizzativa. Ma di cosa di tratta?
È l’iter che i candidati seguono durante il processo di assunzione, che si presenta come un vero e proprio percorso a tappe, così come l’acquirente viene accompagnato nell’acquisto di un nuovo prodotto, nel cosiddetto processo di customer journey.
Sviluppare quella che viene definita candidate experience permette non solo di attrarre i migliori candidati, ma anche di agevolarli nel processo di selezione, utilizzando gli strumenti adeguati per far sì che risulti un’esperienza positiva a prescindere dall’esito della stessa.
La candidate journey si basa su quelli che possono essere definiti veri e propri “touchpoints”, ovvero punti di contatto tra l’organizzazione e le persone, utili alla costruzione di una relazione di fiducia e affezione che si andrà a creare e rimarrà tale anche nel lungo periodo.
Le 4 fasi della candidate journey
Sebbene non esista un percorso fisso e standardizzato, può risultare utile seguire quattro step per sviluppare un sistema preciso e strutturato:
- Attraction: è il primo touchpoint tra il candidato e l’azienda, momento in cui il soggetto comincia a conoscere il sistema organizzativo e di quale sarà il suo ruolo. Importanti in questa fase sono la consapevolezza e la considerazione mostrata verso la persona;
- Application: è la fase della candidatura vera e propria, in cui la persona interessata procede nell’iter della selezione inviando il CV e la lettera motivazionale. In questa fase è fondamentale curare la comunicazione, ad esempio attraverso feedback e aggiornamento sul processo di selezione;
- Interview: dopo lo screening del CV arriva il momento dei colloqui di lavoro, che potranno avvenire attraverso vari canali comunicativi. La chiarezza nell’illustrazione dell’iter risulta un elemento chiave in questa fase, insieme all’empatia mostrata nei confronti del candidato;
- Post interview: l’ultima fase, ossia quella che segue il colloquio vero e proprio, è la più delicata, in quanto porta all’assunzione o all’esclusione del candidato dal processo di selezione. La presenza di un dialogo costruttivo è l’elemento chiave di questo step, in quanto ulteriore elemento in grado di trasmettere la professionalità dell’azienda.
La gestione del percorso di selezione risulta quindi fondamentale sia per l’azienda, in quanto le permette di trasmettere le proprie qualità, sia per il candidato, il quale sarà in primis attratto dall’organizzazione e poi facilitato nel percorso di inserimento.
Dunque, così come nel marketing si parla di consumer obsession per riferirsi alle strategie che ruotano attorno al consumatore, allo stesso modo per la selezione parliamo di candidate obsession per indicare i processi che mettono al centro il candidato stesso, creando un percorso basato su scambio, engagement e attrazione reciproca.
Queste modalità presentano pertanto benefici che non si limitano alla sola relazione candidato-azienda, ma ricadono anche sull’immagine generale dell’organizzazione, influenzando quindi la brand reputation.
Utilizzare strategie focalizzate sui candidati diventa in conclusione l’elemento discriminante per le aziende al fine di costruire un’immagine solida e attrattiva del luogo di lavoro e rimanere competitive sul mercato.
Francesca Gamba, Alessia Anacleti
Bibliografia
Kracklauer A.H., Rasche C., Schill D.,The quality of the candidate journey as an important aspect of the employer brand, in Cambridge Conference Series, 2017.